martedì 22 gennaio 2013

Alassio muore nel suo forno crematorio

Non solo l'acqua senza depuratore, adesso avveleniamo anche l'aria, l'unica cosa pulita rimasta ad Alassio.Una giunta demenziale ,approva la costruzione di un  forno crematorio in località valbona, un piccolo termovalorrizatore, che brucerà decine di sostanze tossiche.Previste un minimo di tre salme al giorno.Legittimo chiedersi il perchè di un 'operazione cosi nefasta. Quello che potrà guadagnare il comune, vale il danno di immagine e di inquinamento che tutto ciò comporta?Alassio sta vivendo uno dei momenti peggiori della sua storia, un decadimento totale, economico-turistico-culturale.
Manca ogni struttura che un paese turistico degno di questo nome, dovrebbe avere al suo interno.
Manca una politica programmatica per tutti i settori produttivi della città.Attività commerciali che passano all'ndrangheta, tutta la via aurelia ,e ora anche via Dante a rischio chiusura per affitti insostenibili a fronte di utili sempre più scarsi.Per vedere un cinema, bisogna andare al polo 90, a teatro ad Imperia, (tranne qualche piccola rappresentazione all'anglicana) Albenga, Loano, o Savona.
Un servizio di smaltimento rifiuti e di pulizia cittadina insufficiente, oggi, la notizia che l'asta è stata vinta da una ditta siciliana, con un ribasso del 13% , un risparmio di 400mila euro che a mio avviso non fa ben sperare nel miglioramento del servizio.
Un disastro , che la trovata del forno non farà che accentuare...è proprio il caso di dire ..una pietra ...tombale....

1 commento:

  1. al cimitero non ce ne stanno più, a savona sono indietro, potremmo diventare un polo per le cremazioni, turismo internazionale , dispersione delle ceneri nella baia, una cosa ben fatta come tutte le altre

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