venerdì 3 aprile 2015

Il "ligure" Toti,l'extracomunitaria Paita, e l'unica speranza Alice Salvatore

A giorni si parte con l'infuocata campagna elettorale per le regionali in programma il 31 maggio. Già la data prescelta, la domenica dell'unico ponte estivo , sembra fatta apposta a favorire l'elettorato piddino ,notoriamente più responsabile nelle votazioni.In campo tre candidati alla presidenza della Regione.Il centro destra riunificato ,dopo il sacrificio di Rixi per la giusta causa del Veneto , candida Toti , consigliere del Berlusca così attaccato alla causa regionale che era convinto che Novi Ligure fosse in Liguria. Sarà molto probabilmente Marco Melgrati ad accompagnarlo su e giù per la regione per indicargli (in caso di una inverosimile vittoria)gli ultimi scorci della Liguria ancora edificabili.Si continua così a perseguire,per ovvi motivi di reciproca convenienza ,a scegliere persone slegate dal territorio ,dove i cittadini non si riconoscono e a cui viene richiesta una delega in bianco.Il,centro sinistra ,con la Paita dopo le imbarazzanti e contestatissime primarie,anche all'interno del pd,risultata vincitrice con molti voti di extracomunitari accorsi per motivi "veniali".Una Liguria devastata dopo anni di governi di sinistra dove tutti i parametri e la qualità della vita sono precipitati.Eppure continuano anche loro a chiedere ancora una volta una delega in bianco ,per continuare il malaffare che ha ammorbato la nostra regione .Terza candidata Alice Salvatore del M5S...I liguri ,si sa ,poco propensi ai cambiamenti ed abituati a coltivare il proprio orticello con le varie categorie di appartenenza ,difficilmente daranno fiducia ad un manipolo di giovani sconosciuti, capitanati da una giovane ragazza anche se preparata e combattiva. Ma questi ragazzi sono lì soprattutto a chiedere il vostro-nostro aiuto ,non chiedono una delega in bianco e poi ci pensiamo noi. Sono li a chiederci che ognuno faccia la sua parte , per risollevare le sorti del proprio paese e
in questo caso della regione.Anche loro gireranno in lungo e largo la regione nelle prossime settimane, andateli a sentire, noterete subito la differenza...non vi chiederanno il voto ma di impegnarvi insieme a loro...

martedì 17 marzo 2015

Lavori ben fatti. (2) tolti anche i pannelli delle scuole in via gastaldi

Dopo la caduta dei pannelli solari nelle scuole di via Neghelli , in via precauzionale ,visto gli ancoraggi non proprio irresistibili, sono stati tolti anche alle medie di via Gastaldi..

mercoledì 4 marzo 2015

Risultati del sondaggio di Alassio Attiva

Scajola appoggerà Vaccarezza in nome del "rinnovamento"

Nel solito Paese normale uno come Scajola sarebbe scomparso dalla circolazione da anni.Oltre la casa a sua insaputa ed essere indagato per "agevolazioni" a persone non proprio limpide, e non ultimo il suo coinvolgimento sul delitto Biagi, il nostro continua pure a dispensare perle di saggezza."Bisogna rinnovare il partito quindi alle regionali appoggerò Vaccarezza". VAccarezza???? È' già stato sindaco di Loano, presidente della provincia, vice presidente dell'autostrada dei fiori, pure assessore per un giorno al comune di Alassio...vent'anni che vive di politica e fedele nei secoli del "signorotto" imperiese. Ma poi suvvia c'è gia la Paita candidato ideale per il partito unico del malaffare in Liguria ...Scaricato MElgrati per la vicinanza a BIasotti,inascoltata la lettera che ad ogni elezione l'archistar invia a Berlusconi perr ricompattare il partito ....le lotte intestine nel pdl ... E le faide interne del PD, potrebbero disperdere il voto (ma i liguri piuttosto di cambiare si tengono questi a vita) e favorire l'unica alternativa davvero rinnovatrice ....ma tranquilli vincerà la Paita....gli "affari"continuano...

giovedì 26 febbraio 2015

Quando una parola fa la differenza

Col nuovo regolamento il consiglio comunale di oggi è scivolato via velocemente, tempi ristretti degli interventi,poche le mozioni presentate.Ci soffermiamo ancora su la ripresa video che oggi,come promesso è stata mantenuta.LA mozione presentata era volta ad aggiungere la parola video all'articolo del nuovo regolamento ,perché nello stilarlo ,volutamente o involontariamente compare solo la parola "audio". RIcordo ancora che nello scorso consiglio si era parlato solo di ripresa audio a fini interni,come scritto sul regolamento.SE, per le pressioni ricevute o per un ripensamento della maggioranza,solo nel comunicato stampa di due settimane fa si menziona la ripresa video con webcam fissa.IL pericolo qual è?! Non inserendo la parola video al regolamento, qualsiasi amministrazione ,presente o futura che per qualsiasi ragione voglia negare la ripresa di un consiglio "particolare", ha la facoltà di farlo perché così scritto sul regolamento.In Italia si sa non basta la parola....

lunedì 23 febbraio 2015

Consigli recepiti

Nel criticare l'amministrazione sull'uso indiscriminato della querela su chiunque osava dissentire nel post dal titolo "la deriva autoritaria", mi auspicavo (ma anche altri lo hanno fatto)che la stessa , essendo in possesso di un addetto stampa, lo adoperasse non solo per comunicati stampa "promozionali" , ma anche per replicare alle accuse che le vengono mosse con le argomentazioni più opportune, dando così ai cittadini la possibilita di valutare e di farsi un'opinione in materia. Il comunicato dei giorni scorsi di Avogadro(degno di querela col metro precedente adottato dall'amministrazione) , ha avuto una nota di risposta, ribattendo punto su punto la giunta si è difesa da tutte le accuse .Senza esprime giudizio in merito segnalo la correttezza del metodo che appunto avevamo auspicato .Se come accennato, anche la ripresa ,se pur da una webcam fissa del consiglio comunale verrà mantenuta, si può parlare di inversione di tendenza ....consiglio recepito

venerdì 13 febbraio 2015

Ripresa video del consiglio,parziale retromarcia dell'amministrazione?

Comunicato appena rilasciato dall'amministrazione, dove si mette in discussione il metodo e le domande in cui Progetto Alassio con un questionario ,sia online che cartaceo, ha rivolto alla cittadinanza.Tra le righe si afferma che la ripresa video del consiglio sarà garantita con l'audio collegato ad una webcam con immagine fissa come già stabilito nell'ultimo consiglio.Essendo presente , posso affermare che nella seduta non si è parlato di riprese video ma della sola registrazione audio a fini interni , prevista per legge.Se questa parziale retromarcia verrà confermata non ci si può che rallegrare.

giovedì 12 febbraio 2015

Quale libertà di stampa?

Nella classifica della libertà di stampa l'Italia in un anno ha perso 24 posizioni. Ora siamo in 73esima posizione tra Moldavia e Nicaragua.Ma come fa ad essere libero un giornale quando deve la sua sopravvivenza allo Stato. Il FOglio di Ferrara ci è costato in 17 anni oltre 50 milioni di euro...è così via tutti gli altri tranne il Fatto Quotidiano ed il SEcoloXIX ...Come si può pensare di avere un informazione corretta ! Per averla bisognerebbe sempre essere presenti, siccome questo non è possibile, tutta la vita politica e amministrativa dovrebbe essere accessibile a tutti...l'unico modo è che vengano riprese e registrate tutte le attività dove politici e amministratori prendono le decisioni, dalle commissioni parlamentari ai piccoli consigli comunali come quello di Alassio...solo un paese informato può ritenersi libero...

domenica 8 febbraio 2015

"The Wall" (molto fazioso)

Non contenti del muro immaginario ma per questo ancora più pericoloso, eretto dall'amministrazione alassina a suon di minacciate querele e consigli comunali oscurati, i nostri si sono lanciati alla ricerca di quelli reali ,equiparando l'attrazione turistica qual'e' il nostro muretto con i muri celebri sparsi per il mondo .Non interessati ai motivi, spesso gravi, per cui sono stati eretti , i nostri si sono lanciati alla ricerca di nuove frontiere turistiche. Dopo l'invasione di russi (anche se per vederli bisogna andare all'outlet di Serrvalle) adesso tocca agli abitanti dello Zimbabwe primo muro gemellato.poi sarà la volta della grande muraglia cinese,il muro del pianto e via andare con i meno famosi.A pensare che il primo forte flusso turistico che abbiamo avuto legato ad un muro è quello di BErlino quando è caduto.Da qui la palese differenza di vedute con la nostra amministrazione.Ed infine, perché pensano che sarà un turismo di nicchia ...forse perché dopo la visita del l'ambasciatore dello Zimbabwe con famigliari al seguito non verrà più nessuno?

venerdì 6 febbraio 2015

ALASSIO 2011: PARTECIPA AL SONDAGGIO!

ALASSIO 2011: PARTECIPA AL SONDAGGIO!

ALASSIO 2011: La libertà di stampa è una delle garanzie che ogni Stato di diritto ... (di Insieme X)

ALASSIO 2011: La libertà di stampa è una delle garanzie che ogni Stato di diritto ... (di Insieme X): La libertà di stampa è una delle garanzie che ogni Stato di diritto ... (di Insieme X)
                    Comunicato Stampa
  
La libertà di stampa è una delle garanzie che ogni Stato di diritto, assieme agli organi d'informazione (giornali, radio , televisioni, provider internet) dovrebbe garantire ai cittadini ed alle loro associazioni, per assicurare l'esistenza della libertà di parola  e della stampa libera.

Il diritto di libera stampa comprende anche i membri delle agenzie di giornalismo, con le loro pubblicazioni, e si estende al diritto all'accesso ed alla raccolta d'informazione (nonché alle procedure volte ad ottenere informazioni da comunicare al pubblico).


In Italia  la libertà di stampa  è sancita dall'Art. 21 della Costituzione , anche come paese integrante dell'Unione Europea l'Italia si impegna a rispettare il principio della libertà di stampa come sancito nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione, che riconosce la "libertà di espressione e d'informazione" (art. II-71).

La delibera di Giunta n. 8 del 22 gennaio 2015 e quelle dello scorso dicembre 2013 che autorizzava il Sindaco a  querelare l'Ingegnere Canavese per il Blog Alassio 2011 e il Sig. Aonzo per il sito  Alassio Urbanblog , sono i segnali di una  deriva imbarazzante per chi ritiene l'Art 21 della Costituzione qualcosa di più di una semplice enunciazione.

Il nostro Podestà nostalgico delle leggi  entrate in vigore con l’avvento del Fascismo, che con   due decreti sui limiti da imporre ai giornali, uno il 15 luglio 1923 e l’altro il 10 luglio 1924 stabiliva il sequestro del periodico in molteplici circostanze: nel caso di pubblicazione di notizie false o comunque dannose alla diplomazia del governo con altri paesi o che destassero problemi di ordine pubblico nella popolazione, nel caso di note o commenti contro il governo.

Finché nel 1926, dopo l’entrata in vigore delle leggi fascistissime, quotidiani come “L’Unità”, “Il Popolo”, “La Voce Repubblicana” e “L'Avanti” sparirono dal palcoscenico giornalistico italiano .

Ora poiché il nostro Podestà non dispone del potere legislativo,  ha deciso di scimiottare il suo vate  attivando  l'uso della querela come strumento di minaccia verso tutti coloro che si permettono di criticare l'amministrazione

Oggi i media a cui non viene neanche richiesto il dovuto diritto di replica e rettifica , vengono direttamente messi all'indice e minacciati di azioni legali. Azioni legali che , in caso di sconfitta, graverebbero sulla tasche dei cittadini e non su quelle dei facenti parte la Giunta Comunale .

Il tutto nel pieno rispetto della  sua promessa elettorale “trasparenza amministrativa” concretizzata con lo spostamento del Consiglio Comunale al mattino , abolizione delle trasmissioni del Consiglio , tentativo di vietare le riprese televisive ai mass media, nuovo regolamento del Consiglio Comunale per imbavagliare la minoranza, mancata pubblicazione degli allegati agli atti amministrativi, censura delle mozioni delle minoranze.

Il nostro gruppo oltre a presentare mozione di revoca della delibera liberticida  di Giunta, invita tutti i cittadini Alassini che ritengono  questa deriva antidemocratica intollerabile ad intervenire al prossimo Consiglio Comunale per testimoniare e difendere  i valori Costituzionali e i diritti sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.

I Consiglieri del gruppo Insieme X

Domani mattina sabato 7 febbraio "Firma Day" al mercato di Alassio

martedì 3 febbraio 2015

La deriva autoritaria

Ennesima proposta di querela che arriva dall'amministrazione alassina ...come l'anno scorso quando la proposta colpiva anche questo blog ,stavolta nel mirino sono finiti : il secolo XIX ,uominiliberi, ivg,rsvn, e l'immancabile blog di CAnavese alassio 2011.A suscitare cotanta reazione gli articoli e i post pubblicati su: compensi ai dirigenti, finanziamenti ad alcune società sportive ,lavori "urgenti" e la sospensione della diretta streaming del consiglio comunale.Eppure il comune paga un addetto stampa che promuove l'operato dell!aministrazione con dei comunicati.Sarebbe auspicabile che invece di adire a vie legali la giunta rispondesse alle accuse rivoltale con gli stessi mezzi ...visto che correttamente il blog di Canavese pubblica prontamente tutti i comunicati dell'amministrazione .POrtare in tribunale ,oltretutto con i soldi della comunità ,quindi anche degli accusati , e' comunque un gesto vile ed antipatico, mostra tutta la difficoltà di questa amministrazione ad interagire con la dialettica a chi giustamente o meno la contesta...una deriva autoritaria che aveva già raggiunto il suo apice con la cancellazione della diretta streaming del consiglio e che con questo ulteriore gesto viene abbondantemente superato.

lunedì 2 febbraio 2015

"Benvenuto presidente"

Dopo un elezione imbarazzante che nel solito Stato normale sarebbe stata annullata, mi riferisco alle decine di schede riconoscibili con le diverse diciture segnate col nome di Mattarella.Oggi arriva la notizia dello sconto di pena ai servizi sociali di Berlusconi, giusto a tempo per essere invitato dal neo presidente all'insediamento di domani.In questi giorni è stato scandagliato il passato di Mattarella, dall'insofferenza alle minigonne al concerto di Madonna ,a finanziamenti non limpidissimi per le sue campagne elettorali, per finire con qualche parente sistemato qua e là ...insomma nulla di nuovo sotto il sole ma vedendo chi lo ha eletto non si poteva sperare di più....benvenuto Presidente

giovedì 29 gennaio 2015

Votare in un paese normale

Oggi gli attivisti del M5S sono chiamati ad esprimersi su quale presidente dell Repubblica sostenere nelle votazioni che iniziano oggi.IN un paese normale ognuno pensa a chi meglio per lui possa garantire ,come da costituzione, imparzialità ed essere il presidente di tutti gli italiani. Invece no anche noi siamo coinvolti in tatticismi da pessima politica. Il Fatto ci "consiglia" un candidato per spaccare il PD. Inimmaginabile che la base possa votare un Prodi o un Bersani..da sempre interpreti di una politica che vorremmo sparisse . Il cuore ci indicherebbe un costituzionalista ma che ovviamente avrebbe poche possibilità. Cantone credo invece possa essere un nome spendibile ed accontentare tutti , chi vuole un nome che non ti faccia vergognare di averlo votato e chi pensa fondamentale mettere all'angolo il pd..in attesa di diventare (perso un po le speranze) un paese normale...un paese ,facendo riferimento ad Alassio ,dove non mi venga vietato di vedere quello che decide l'amministrazione e quello che propone l'opposizione senza perdere una mattinata di lavoro...

mercoledì 28 gennaio 2015

Alice Salvatore candidata del M5S alla presidenza della Regione Liguria

Alice Salvatore è la candidata alla Presidenza del M5S per la Liguria. Oggi si sono infatti svolte le votazioni online per scegliere il candidato. Le consultazioni hanno avuto luogo, da questa mattina alle 10 sino alle 19, in sei regioni: Campania, Liguria, Marche, Puglia e Umbria. Trentadue anni, originaria di Genova, Alice Salvatore è laureata in lingue e letterature straniere. Potevano esprimere la propria preferenza per i candidati, tramite il blog di Beppe Grillo, tutti gli iscritti al movimento: in Liguria i votanti sono stati 1.502. La Salvatore ha ottenuto 469 voti, al secondo posto troviamo Marika Cassimatis con 269 preferenze, al terzo Andrea Melis con 191.

Un Lucchini vale più di un Meetup

Nulla di personale contro Lucchini che riesce bene a fare parlare di se,ma certo stride la mancanza su tutti i media (fatta eccezione de La stampa di oggi con un piccolo riferimento ) della presenza del meetup Beppe Grillo Alassio in consiglio comunale . Pur essendoci tutte le testate web e cartacee nessun riferimento alla protesta inscenata in aula con alcuni cartelli per difendere il diritto dei cittadini ad essere informati. Il m5s fa notizia solo quando abbandonano il gruppo i parlamentari (ieri l'apertura di tutti i Tg nazionali )...nonostante tutto bisogna difendere la libertà di stampa ed informazione anche quando la prima è colpevolmente silente...

martedì 27 gennaio 2015

ALASSIO 2011: Lettera aperta al Sindaco di Alassio. (di Ettore Arposio)

ALASSIO 2011: Lettera aperta al Sindaco di Alassio. (di Ettore Arposio)

"Fazioso" resoconto di un consiglio comunale stucchevole

Si comincia con un doveroso ricordo al giorno della memoria, per l'occasione si invita il nuovo parroco della chiesa dei francescani che con una voce identica a Papa Francesco tiene il suo predicozzo con salmo e Padre Nostro finale con tutto il consiglio abbracciato come fosse un monocolore democristiano anni 50 ....sessanta secondi dopo era già bagarre. L'irruzione di Imperia tv ha provocato la reazione del presidente INvernizzi reclamando per se la decisione di chi può fare riprese all'interno dell'aula...il meetup Beppe Grillo alassio esponeva i cartelli "anch'io sono una star " in riferimento alle dichiarazioni di Canepa che le riprese televisive esaltano alcuni consiglieri.Alassio donna sventolava altri cartelli con "Alassio più pulita Alassio più bella"....insomma il PAdre nostro era già un lontano ricordo .La minaccia di Imperia tv di ricorrere alle forze dell'ordine se non venivano permesse le riprese ad una emittente tv ha fatto breccia nel sindaco che regolamento alla mano ha replicato ad INvernizzi che sono vietate le riprese video da privati cittadini ,mentre le testate giornalistiche per diritto di cronaca sono ammesse. Il consiglio può cominciare....approvazione dei verbali dei consigli precedenti...verbali dove non sono inseriti molte dichiarazioni e documenti delle minoranze nonostante richiesto esplicitamente...votazione ovviamente favorevole.Segue approvazione di una convenzione poco chiara a tutti tranne alla maggioranza, benefici o oneri si vedranno tra qualche anno.Mozione delle minoranze per cominciare a ridiscutere del capitolato della nettezza urbana . Tutti d'accordo che quello attuale è stato redatto da un folle, che la legge non permette molta libertà di manovra su di esso . La cosa che lascia basiti (tranne un intervento ) e' il fatto che si parla esclusivamente di quanto vengono pulite le strade e ritirati i rifiuti dai cassonetti.Certo ,la città deve essere pulita ,il suo decoro è fondamentale per residenti e turisti. Ma questa totale assenza di una visione futura, dove il rifiuto è solo considerato un business per alcuni e non una risorsa per tutti. Arrivare a rifiuti zero si può ,certo serve una campagna di sensibilizzazione assieme a dei forti incentivi. Se l'aumento della quota differenziata coincide con un aumento dei costi il cittadino non solo non capisce ma gli viene disincentivata l'azione .Senza questa nuova mentalità la commissione ambiente che si riunirà a breve sarà solo capace di decidere quante volte più o meno si dovranno lavare le strade e ritirare i rifiuti dai cassonetti. Il capitolato va ridiscusso non solo nei tempi ma soprattutto nel modo di raccolta ....oggi si è citato Capannori ,comune all'avanguardia nella raccolta in Italia ...la sensazione che tranne alcuni consiglieri di minoranza nessuno sapesse nemmeno l'esistenza .Penultimo punto i finanziamenti alle società sportive. La polemica partita sui giornali per quello concesso alla Baia e alcune esclusioni alla quale l'assessore Rossi ha risposto in maniere insoddisfacente per le opposizioni.LO stesso vale per l'ultimo punto per lo stanziamento dei premi di produzione dei dirigenti....il consigliere Galtieri ci teneva a fare ammettere che la somma di 60mila euro stanziata oltre ad essere in parte prevista, era anche una decisione politica della giunta....accontentato...da ricordare altresì che i dipendenti comunali sono da tre anni che non percepiscono alcunché ....In coda di consiglio il presidente INvernizzi a nome del sindaco comunica che la richiesta di LUcchini di riprendere gratuitamente il consiglio viene respinta e che dal prossimo sarà prevista solo la registrazione audio, asserendo che la trasparenza massima viene garantita ... La presenza nonostante l'ora di numerosi cittadini che rinunciando a lavorare per manifestare il diritto di essere informati su cosa decide l'amministrazione non è stata recepita .Negare il video quando nonostante tutto un operatore deve comunque essere presente per l'audio è una scelta insensata ed iniqua. Asserire che la ripresa tv viene usata da alcuni per manie di protagonismo è stucchevole, da qui i cartelli esposti dal meetup Beppe Grillo alassio con la dicitura "anch'io sono una star"....

venerdì 25 luglio 2014

Antimafia: ecco la relazione della "Casa della Legalità "

Antimafia: arrivava da Borghetto S. Spirto la dinamite per attentati a Savona. E dai Fazzari bombe contro l’azienda Nucera di Ceriale ? 24 LUGLIO 2014 • NUMERO 45 DEL 24 LUGLIO 2014 • BY L.CORRADO Una relazione di 96 pagine. Racconta, descrive, approfondisce, analizza il complesso fenomeno delle mafie e di altre associazioni criminali in Liguria dagli anni ’80 ad oggi. E’ stata consegnata, l’8 luglio 2014, alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta in missione ad Imperia. La documentazione è firmata dall’ Ufficio di presidenza della ‘Casa della Legalità e della cultura’, onlus, nota per alcune iniziative, anche plateali, come la protesta in piazza. I responsabili spesso colpiti da processi per diffamazione e condanne, ma anche assoluzioni. Un memoriale, quasi vademecum, sicuramente parziale, forse con qualche marginale aspetto strumentale. Si narra una sorte di ‘Liguria segreta’, ma non troppo per chi ha cercato di tenersi informato e quando questo è possibile. Rivelazioni ? Le più sconcertanti, pur non essendo del tutto inedite agli addetti ai lavori, riguardano due dei tanti ’misteri’ insoluti della provincia di Savona. Le fonti confidenziali della Casa della Legalità avrebbero svelato che la dinamite più volte utilizzata ai tempi del ‘teardismo’ ai danni di imprese che facevano resistenza al ‘pizzo‘ sarebbe stata fornita dagli allora titolari della famigerata cava di Borghetto dove furono anche sepolti migliaia di fusti tossici e l’operazione di bonifica costò alla comunità decine di miliardi di lire. Il secondo squarcio di luce, meno noto soprattutto alle nuove generazioni, investe gli attentati messi a segno a Ceriale a quella che, a quei tempi, veniva considerata una moderna azienda agricola per la coltivazione di orchidee. Dopo massicci acquisti di aree, apparteneva alla famiglia dell’imprenditore Giovanni Nucera, esponente di primo piano del Psi a livello locale e provinciale. Molto attivo, in particolare, ad Albenga. Gli attentati – avvertimento sarebbero stati opera del clan Fazzari per un conflitto di interessi incrociati. Crediamo di esercitare un diritto di cronaca, il dovere dell’informazione facendo parlare gli atti della Casa della Legalità, rapporti giudiziarie ed investigativi. Si narrano vicende venute a galla nel tempo, a spizzichi, quasi mai assemblate o coordinate, né catalogate come è stato fatto in questo caso. Ma per molte di esse vale quel detto: chi ricorda come è andata a finire ? L’auspicio di un umile blog senza pretese e senza la materiale possibilità di contattare tutti coloro che sono citati, è che si trovi il coraggio e magari la forza d’animo di far conoscere la propria verità. Non solo, un paese senza memoria non ha futuro, ripete spesso l’anziano presidente della Repubblica. Nelle stesso tempo sarebbe un errore far ricorso ai ‘processi sommari’. Sappiamo, con 47 anni di cronaca locale sulle spalle, tra la gente, che in ogni vicenda c’è sempre chi rischia di essere trascinato nel frullatore solo perché ha il ‘torto’ di essere un parente, di aver un affetto o di essere stato legato sentimentalmente, o ancora in affari pregressi con una persona impresentabile. Il discorso cambia quando ci troviamo di fronte a politici e pubblici amministratori. E’ vero, possono non sapere, e quando sanno hanno dovere di prendere le distanze senza giri di parole. E tanto meno utilizzare il retro bosco malavitoso in campagna elettorale per conquistare voti e di conseguenza potere. Eppure in qualche caso c’è chi ha continuato, in pubblico, a difendere l’indifendibile sul piano etico e morale. Non ci interessa in questo caso l’aspetto penale. Non si può ignorare che esiste la ‘verità dei fatti ‘ e la ‘ verità giudiziaria’, ma anche la ‘moglie di Cesare…”. PREMESSA - La nota introduttiva della relazione premette: “...Come è nostra abitudine si procederà ad indicare, senza reticenza, nomi e cognomi con relativi fatti…si può affrontare la realtà solo guardandola in faccia…non condividiamo gli atteggiamenti dello ‘strabismo’ che vedono la mafia, le collusioni e contiguità, solo quando queste riguardano…; il negazionismo ha permesso alle organizzazioni mafiose di proliferare…non è solo un problema imperiese, ma ligure…con radici profonde a Genova come nel savonese, e con entrature sino nei più alti piani della classe dirigente di questa regione e sin dentro Istituzioni che sarebbe miope considerare immuni..”. LA LIGURIA - ” ...Se inizialmente il fenomeno veniva ignorato per l’assenza di conoscenza del fenomeno stesso, si è poi assistito ad un colpevole atteggiamento di minimizzare e negare, anche nell’ambito della magistratura oltre che della politica…”. E noi aggiungiamo della stessa ‘informazione giornalistica‘, condizionata da più fattori e con ispiratori diversi a seconda della provincia. Lo confermano molti articoli, con firme di ‘prestigio’. Oppure c’è chi di ‘mafia in Liguria‘ pur avendo ruoli di responsabilità, non ha scritto una riga. Un po’ come accadeva per Alberto Teardo ai tempi delle ‘bombe di Savona’, invano gli ‘studiosi’ hanno cercato una sua dichiarazione ufficiale. Ma qualcuno glie la chiese ? Per la Casa della Legalità e chi, come loro da qualche lustro segue il fronte malavita organizzata e ha curato l’archivio, “esiste in Liguria una pesante penetrazione mafiosa anche nel tessuto sociale ed economico- imprenditoriale, oltre che in quello politico…; c’è la presenza di canali di costruzione del consenso…di mimetizzazione nell’economia legale, acquisendo nel contempo maggiore peso politico… con accordi per la fornitura di pacchetti di voti in cambio di appalti, concessioni, licenze, varianti edilizie…consulenze”. Tra gli aspetti più devastanti si sostiene: “ In questo territorio oltre all’uso dell’intimidazione, le mafie hanno consolidato il proprio potere comprando, corrompendo e ricattando….quanti si dimostravano disponibili….”. LA MASSONERIA - ” E’ un fatto storico, dai tempi del processo e del clan Teardo…che le organizzazioni mafiose utilizzino la massoneria per consolidarsi e raggiungere i propri obiettivi…” . Aggiungiamo noi: non tutta la massoneria. Negli anni dello strapotere teardiano esistevano tre soli giornali ribelli (Il Secolo XIX, L’Unità, Paese Sera), altri assai più distratti o ossequiosi: La Stampa con i longevi, professionalmente, Sandro Chiaramonti e Paolo Lingua; l’allora Corriere Mercantile e Il Lavoro; l’ufficio stampa, all’epoca, della Regione Liguria che controllava Rai 3 Regi0ne. Si dava più spazio e risalto alle notizie del giornalista e del direttore querelati da Teardo (e poi assolti), piuttosto che all’inchiesta che vedeva indagato, ma ancora a piede libero, il presidente della Regione. Un Teardo che , oltre tutto, aveva il pieno sostegno dell’allora potente Bettino Craxi, di uomini dei servizi segreti. Rivale politico dichiarato Sandro Pertini il quale fece del suo meglio, anche se con un certo ritardo colpa le frequentazioni di amici savonesi al Quirinale, per dare man forte agli inquirenti e ai giornalisti non allineati. ATTENTATI E DINAMITE NEI CANTIERI- Il capitolo attentati dinamitardi a imprenditori, in particolare al cantiere dell’impresa Damonte di Alassio sul ponte del Letimbro, ed altri ancora IN DIVERSE AREE DELLA PROVINCIA, non giunsero mai ad un punto fermo. Rimasti quasi sempre senza nome di esecutori, mandanti e fornitori dell’esplosivo. Scrive la Casa della Legalità “...il gruppo facente capo a Francesco Fazzari – ora deceduto – legato ai reggenti della ‘ndrangheta in Liguria (Rampino), legato alla cosca Gullace- Raso- Albanese, era l’esecutore degli attentati dinamitardi ai danni di imprese che non si piegavano a pagare al gruppo Teardo.….Due gli elementi a sostegno di questa tesi: l’esplosivo era lo stesso utilizzato nell’attività della cava di Borghetto S. Spirito.…Francesco Fazzari era legato, anche nell’esercizio di impresa, al noto costruttore teardiano Giovanni Nucera (è stato finanziatore di Teardo e nel momento del bisogno comprò tre appartamenti della moglie a Paolo di Sassello). Anche Giovanni Nucera, peraltro, aveva denunciato il giornalista più impegnato a seguire l’affaire Teardo, querela ritirata con l’ausilio del difensore, figlia di un ex presidente della Regione Liguria; il giornale era assistito dall’avvocato Cesare Manzitti. Secondo la Casa della Legalità accadde pure qualcosa di curioso. …Giovanni Nucera e Francesco Fazzari ebbero divergenze…quest’ultimo dispose un’attentato alle nuove serre dell’azienda agricola in Località Parei, tra Ceriale e Peagna…”. Sarebbe istruttivo andarsi a rileggere le notizie su quegli episodi, come venivano riportate dai giornali, dai cronisti dell’epoca, dai corrispondenti; il tema delle indagini, il taglio sulle piste investigative, i silenzi imbarazzanti in particolare a Ceriale. A questo punto una sonora frecciata della Casa della Legalità. “….L’inchiesta Teardo bis non vide, nei successori di Granero e Del Gaudio, alcun seguito lasciando così intatta la rete su cui appoggiava il potere criminale…” Un cenno viene riservato all’equivoca condotta, negli anni, dell’Unione degli Industriali locale. C’è qualcuno che ha avuto ruoli di responsabilità, ha qualcosa da dire al proposito ? Nella relazione si ricorda inoltre che, negli anni ’90, emerse un asse massoneria -’ndragheta nell’ambito di inchieste sulla rete di smaltimenti illeciti di rifiuti tocciso-nocivi tra il savonese ed il Tigullio. La famiglia Mamone (Genova, indicata nel 2002 dalla Dia), legata ai Mammoliti, ai Gullace-Raso-Albanese, ai Piromalli, vedeva inizialmente Vincenzo Mamone, iscritto alla massoneria; alcuni esponenti della Loggia (Alberto Fortis) acquisirono posizioni di vertice nella ConfapiLiguria. I Piromalli ? Sono una ndrina calabrese di Gioia Tauro e possiamo aggiungere che don Peppino ebbe una frequentazione a Borghetto S. Spirito dove avrebbe depositato, in un cassetta di sicurezza, un’ingente somma (700 milioni), pare con la regia di un reparto speciale dei carabinieri. Il direttore di quella banca, massone in sonno, oggi anziano pensionato a Ceriale, subì qualche anno dopo, a Genova, 11 ore di stressante interrogatorio, rischiando persino l’arresto ad opera del giudice Pio Macchiavelli. C’erano in ballo solo soldi sporchi, da riciclare o anche una partita di droga ? Il funzionario sostenne di aver agito esclusivamente su indicazione di un ufficiale e sottufficiali dell’Arma che si erano nascosti dentro un furgone bianco parcheggiato poco lontano dall’istituto di credito. In precedenza, sempre da quella banca, uscì una fidejussione di 4 miliardi per un’altra clamorosa operazione, finita nel dimenticatoio, è che portava il nome della nave mercantile ‘Jean Star’, sequestrata carica d’armi nel porto di Savona dove era attesa. In Procura, tra l’allora capo Michele Russo e il sostituto Tiziana Parenti volarono gli stracci. Tornando alla relazione antimafia della Casa della Legalità si sostiene : “Risultano ancora presenti nel territorio ligure ed in particolare nel savonese, logge massoniche coperte, secondo dettagliate segnalazioni giuntaci certamente a Villanova d’Albenga e Cairo Montenotte”. E ancora, un affondo destinato a far riflettere e discutere, mentre ognuno dovrebbe uscire dal silenzio ed assumersi responsabilità. E’ scritto testuale: “….dietro ad associazioni e circoli, proprio rispetto al modus operandi, non può che trovare conferma anche l’indicazione generale di un utilizzo di strutture, quali Lions e, soprattutto Rotary, da parte della rete massonica per tessere ed ampliare le proprie sfere ed influenze….le logge massoniche rappresentano il punti di incontro di soggetti appartenenti o legati ( pare azzardato generalizzare ndr) alla criminalità, non soltanto con esponenti anche delle Istituzioni, ma con quei professionisti – avvocati, notai, commercialisti – che poi vengono utilizzati per il perseguimento di obiettivi all’insegna dell’illegalità…” IL CARTELLO MAMONE -FAZZARI - Un video del 1993 testimonia che al battesimo della figlia del big Vincenzo Mamone, il padrino era Carmelo Gullace, detto Nino, presente con la moglie Giulia Fazzari. “Nel 2005 con servizio fotografico abbiamo documentato – precisa la relazione – i rapporti dei Mamone con esponenti politici genovesi, tra cui Romolo Benvenuto, Massimo Casagrande, Piero Piccolo,(uomo di Claudio Burlando) e Venanzio Maurici….” I FOTIA – La famiglia Fotia, insediatasi nel savonese, è indicata vicino ai Morabito- Palamara- Bruzzaniti. I fratelli Fotia titolari delle società Scavoter, Acquaviva, PDF, soci in Incisa e Vado Project. Si cita in modo approfondito l’operazione Dumper, a Vado Ligure (arresti), i rapporti tra Pietro Fotia, la mente e il dirigente comunale Roberto Drocchi, esponente di primo piano dei Ds/ Pd di Savona; già consigliere comunale durante il primo mandato della giunta di Federico Berruti ed arrestato (Drocchi) poco prima delle elezioni. E’ annotato che: ” …A Vado risulta avere posizione di rilievo il cugino di Fotia, Fortunato Raffa, già consigliere comunale, delegato provinciale del Pd di Savona, dal Circolo di Vado, in quota renziana….”; un accenno al sindacato Cisl in merito alle proteste di piazza dei lavoratori Scavoter..Si cita che tra la difesa di Fotia, accanto all’avvocato Giovanni Ricco, storico legale di Fameli e Gullace, interviene l’avvocato Roberto Romani - fu presidente del Coreco ndr – vicino ai Ds/ Pd, presidente della Fondazione De Mari Carisa; il terzo legale dei Fotia è Giancarlo Pittelli, già parlamentare Pdl. In realtà ce ne sono stati pure altri. Uno fu vittima di una brutale aggressione rapina, a Savona. Condannati i responsabili. Una vicenda misteriosa. ANGELO VACCAREZZA (incensurato)- Riporta la relazione alla Commissione Parlamentare: “ A seguito di questo nuovo assetto dei rapporti legali ( e politici) dei Fotia, il presidente della Provincia ed esponente Pdl (ora FI) Angelo Vaccarezza non farà costituire in giudizio davanti al Tar l’ente da lui presieduto, non opponendosi così alla richiesta dei Fotia di annullamento delle misure interdittive a carico delle loro imprese…. Tra i rapporti politici non può essere considerato politico quello dei Fotia con la Diocesi di Savona durante la gestione di monsignor Domenico Calcagno....(ora cardinale ndr) basti ricordare le dichiarazioni di don Carlo Rebagliati, deceduto, sulle ritorsioni subite quale ex economo della diocesi stessa….”. Forse il ‘mosaico’ Fotia meriterebbe una considerazione in più. Se è una famiglia in odore di mafia – e da cronisti locali non l’abbiamo conosciuti tali – come si spiegano le linee di credito di alcune importanti banche, in primis Banca Intesa, settore aziende, che anticipava fino a 6 milioni di euro ? E negli stessi periodi il responsabile ligure della banca concedeva una lunga intervista al collega giornalista da sempre vicino ad un gruppo di potere economico di Savona. E ancora, sempre da farina del nostro sacco, come si concilia l’iscrizione, col pagamento di sostanziosi quote annuali, all’Unione Industriali della Provincia di Savona ? L’ARRESTO DEL POLIZIOTTO AD ALASSIO – “Nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Savona fu arresto Davide Delogu che aveva operato per permettere a Carmelo Gullace di ottenere il passaporto, con un ruolo dell’avvocato Antonio Nocito, esponente della Fiamma Tricolore.…”, si parla anche di acquisizione di voti nelle elezioni amministrative provinciali del 2009, dove il penalista ingauno era candidato nel centro destra con una lista civica a sostegno della candidatura alla presidenza di Angelo Vaccarezza; Nocito era candidato nel collegio di Borghetto S. Spirito. BOISSANO: IL CASO BUCCAFURRI – “Nel 2007 – è scritto – per fatti relativi a firme false per la presentazione delle liste erano già stati coinvolti esponente della Fiamma Tricolore, in particolare Michelangelo Buccafurri – responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici e Manutenzione del Comune di Balestrino ndr - e Gianpaolo Pellegrini, ex consigliere circoscrizionale di Savona, già militante Msi, poi An, tra i capi ultras del Savona Calcio. Da qui una condanna ad un anno e 6 mesi del tribunale di Savona per falso ideologico commesso in atto pubblico”. Non conosciamo tuttavia se ci siano stati altri giudizi in appello. Altro passaggio virgolettato: ” La lista Vivere Boissano – Fiamma Tricolore – promossa con firme false si presentava per sottarre voti al centro destra per agevolare l’elezioni della candidata del centro sinistra Rita Olivari, indicata da Uomini Liberi, in contatto con il marito, e per ragioni di lavoro, con lo stesso Buccafurri. La Olivari vinse per soli 4 voti, Buccafurri da solo ne ottenne 7. L’amministrazione Olivari, dopo la sua elezioni, ha dato via libera ad una lottizzazione residenziale in prossimità del cimitero per la cui realizzazione ha operato la SA.MO.TER dei Fazzari – Gullace...Il Buccafurri quale funzionario responsabile al Comune di Balestrino dove si trova la Cava Camporosso della Comito, passata alla Samoter….lo stesso geometra avrebbe messo in atto molteplici condotte omissive…. a danno di Orlando Fazzari”, uno dei figli perbene del patriarca Francesco e dissociatosi da decenni dalla famiglia d’origine e dai Gullace. Interpellata da trucioli,.it, Rita Olivari, 47 anni, originaria di Genova, laurea in architettura, come il marito Enrico Zunino, ribadisce di ” non aver mai avuto rapporti con i Fazzari o con i Gullace, di aver intrattenuto un rapporto indiretto con Orlando. L’insediamento edilizio in questione è iniziato un anno e mezzo fa ad opera di una cooperativa, di essere stata all’oscuro che i lavori di scavo del terreno sono stati fatti dalla Samoter.. e comunque il Comune non c’entra sono rapporti tra privati. Aggiunge: ” Si fanno insinuazioni che mi addolorano, ma non scalfiscono la mia integrità morale di sindaco e di…. Forse qualcuno ignora che il tracollo Fameli ebbe inizio proprio a seguito di interventi del Comune di Boissano su un’area ed immobili di Fameli stesso…in gran parte sequestrati, affidati al Comune, poi tornati nella disponibilità del tribunale e per legge, di fronte agli abusi accertati, l’area immobiliare in questione rientrerà nella piena disponibilità comunale ed il nostro obiettivo è dare vita ad una cooperativa agricola sociale….forse ai maligni, magari ex sindaci di questo comune, è il caso di ricordare che non si accettavano neppure i regali natalizi che Fameli era solito distribuire….”. Lo studio tecnico di Rita Olivari e Enrico Zunino ha più di una caratteristica e peculiarità. Intanto lei è un sindaco della sinistra (Pd), tesi di laurea nei primi anni ’90 su “Balestrino, storia del paesaggio agrario e analisi archeometriche del Borgo” e tra i cotesisti il compagno di vita (Enrico Zunino). Diventeranno, negli anni, i tecnici più assidui nel restauro di chiese della diocesi, quasi sempre su commissione della Curia Vescovile di Albenga – Imperia. Da S. Maria del Bossero di Leca d’Albenga, all’oratorio di San Giovanni di Gavenola, dalla chiesa parrocchiale di Rollo (Andora) all’oratorio di S. Apollonia e la chiesa di San Giorgio di Balestrino. Non mancano impegnativi e prestigiosi incarichi da enti comunali. Come l’arredo urbano, le urbanizzazioni primarie e reti di utenze del Piano di Recupero del Borgo Antico di Balestrino. Realizzazione di alloggi per studenti nel centro storico di Albenga mediante il restauro di Palazzo Mariettina Lengueglia. La direzione lavori per 55 alloggi di edilizia convenzionata del Comune di Pietra Ligure. Altri 12 alloggi, sempre di edilizia convenzionata, in via Magnone- Nava a Ceriale. Eletta sindaco a Boissano nel maggio 2007, nel 2008 la Olivari ha ricoperto l’ambita carica di presidente regionale della commissione progetti per il Pd. LEGA NORD – MELGRATI – PDL – Sempre la relazione. “Si sono evidenziati rapporti e cointeressenze con esponenti politici della Lega Nord (in particolare a Borghetto e zone limitrofe), nonchè esponenti del Pdl. Roberto Orlando, marito di Rita Fazzari, e fedele sodale di Gullace Carmelo, risulta avere un consolidato rapporto con Marco Melgrati, già sindaco di Alassio, consigliere regionale di FI, tra i maggiori negazionisti sulla mafia in Liguria…rivendicando pubblicamente amicizia e stima per Orlando e la moglie Fazzari….Tra gli iscritti al Pdl figuravano diversi esponenti della famiglia Gullace- Fazzari, nonchè di famiglie collegate per parentela ed appartenenza alla medesima consorteria, quali Gullace Celeste, primogenita alla quale era intestata, assieme alla sorella Valentina, la Villa di Toirano, attraverso donazione; Roberto Orlando, Antonio Orlando, Alessandro, Rocco, Rachele Pronestì, tutti iscritti al Pdl. …“. A trucioli.it risulta che al tribunale di Genova sia in corso un processo in cui il presidente della Casa della Legalità Christian Abbondanza.…è stato denunciato per diffamazione da Melgrati, a sua volta denunciato da Abbondanza…Il giudice d’udienza avrebbe chiesto loro di trovare una transazione reciproca, scuse incluse. Se ne riparlerà in autunno. IL CASO ALBENGA - Ancora la relazione. ” Nelle recenti elezioni amministrative per il Comune di Albenga, alcuni soggetti legati ai Gullace, quali i Nato dell’agenzia di pompe funebri, hanno visto i figli appoggiare – come pure Melgrati – la candidatura di Massimiliano Nucera, cugino del noto Andrea Nucera, latitante negli Emirati Arabi “ (pare tuttavia che i loro rapporti non siano idilliaci ndr). A questo punto si fa un cenno a Martina Gullace, figlia di Elio, per un pregresso rapporto sentimentale con il fratello del neo sindaco di Albenga. Storie famigliari che non possono necessariamente coinvolgere tutta la famiglia, e Giorgio Cangiano, avvocato, non ha avuto difficoltà a rimarcare, a trucioli.it, che “non ha mai conosciuto i famigliari di Martina, una brava ragazza che ha solo il torto di un cognome…”. Fu lo stesso Giorgio Cangiano a fare ricorso al Tar contro la Samoter dei Gullace quando volevano realizzare una discarica di inerti a Campochiesa. “Accostamenti strumentali - li definisce il sindaco – e di pessimo gusto sotto il profilo umano; personalmente sono tranquillissimo, nulla da rimproverare, neppure a mio fratello”. C’è poi la candidatura di Fabrizio Accame “legato – scrive la Casa della Legalità - ai Gullace – Fazzari, a Carmelo Gullace, ad Antonello Pronestì“. Commento del sindaco Cangiano: ” Ero all’oscuro di questi asseriti rapporti, Accame faceva parte della quarta lista che sosteneva la mia candidatura, non è stato eletto e comunque non mi sento di giudicare senza conoscere elementi certi e concreti...”. ELEZIONI REGIONALI - Risulta l’appoggio di D0menico Gangemi, detto Mimmo, capo della locale di Genova, ad Alessio Saso, nella circoscrizione di Imperia e Aldo Praticò (Genova), entrambi Pdl., ..; c’è Eugenio Minasso, beneficiario dei pacchetti di voti in odore di…come ammesso dai Pellegrino…indicato quale affiliato …c’è un vice sindaco della ex giunta Scullino….l’elezione della lista Marco Bertaina che appoggiava Burlando che, a sua volta, ha sostenuto Bertaina alle provinciali, con tanto di presenza al point elettorale di Bertaina. Tra i citati Paolo Pippione, responsabile Carige della Provincia di Imperia, già consigliere provinciale Pdl, ex consigliere di Area 24 Spa; nel 2012 designato nel consiglio della Camera di Commercio di Imperia, un fratello, Leone Pippione, è stato sindaco di Sanremo. Si cita il caso di monsignor Nunzio Scarano, arrestato, braccio destro del cardinale Calcagno, già vescovo di Savona; in una delle inchieste è stato arrestato Giovanni Maria Zito, funzionario Aisi (servizi segreti); a Savona ci sono stati interessi commerciali tra la società Incisa dei Fotia e la diocesi ai tempi di Calcagno- Rebagliati. Interrogativi emergono a Vallecrosia, con la lista alternativa a Biasi. Interrogativi con l’elezione a Camporosso di Maurizio Morabito, con lo zio Antonio. La colonizzazione della ‘ndrangheta ad Arma di Taggia, la pesante realtà di Diano Marina. Il personaggio sindaco, ex parlamentare leghista, Giacomo Chiappori in pregressi rapporti con il tesoriere Belsito e Mokbel. Entrambi arrestati. Una pagina è dedicata a Varazze, alla sanatoria pro Giancarlo Vedeo, fedelissimo di Claudio Scajola. Vedeo, già tavianeo, referente Confapi che, a Savona, ha sede presso il consolato della Costa D’Avorio e presso la sede di Varazze del Consolato hanno sede le imprese che fanno capo a Vedeo. Due pagine riservate al Comune di Savona, ad alcune operazioni edilizie del Gruppo Dellepiane, alla cooperativa Miglio Verde gestita da Leonardo Paradiso detto Provolino. Il Comune di Andora all’epoca del sindaco Floris (neo presidente Area 24 Spa), con lavori alla Scavoter dei fratelli Fotia, a imprese del gruppo di Andrea Nucera. Mentre ad Albenga si fa cenno, durante il mandato di Rosy Guarnieri, al progetto di discarica della Samoter a Campochiesa; progetto che ebbe il parere favorevole della giunta di Antonello Tabò. Per il Comune di Alassio si cita la vicenda del segretario comunale Pino Strangi proveniente dal Comune di Gioia Tauro, sciolto per mafia ed ospitato a dormire presso il commissariato di polizia alassino, nell’immobile di proprietà comunale. Si racconta che a raccomandare il funzionario all’ex sindaco Melgrati sarebbe stato un dirigente del commissariato stesso. Tre le pagine dedicate al Comune di Celle Ligure, la storiaccia di un pennello a mare, il ruolo avuto dell’ex geometra comunale Franco Zunino, poi assessore regionale all’Ambiente. L’appalto rompicapo alla Cofor. Mezza pagina al Comune di Albisola Marina e alla società Alpar Srl, all’operazione dei 200 box, gruppo Demont, sub appalto all’imprenditore Pensiero, noto massone valbormidese. Due pagine ai rapporti d’affari con alcune cooperative rosse, in particolare ad opera dei Mamone e dei Fotia. Citando Andrea Nucera, la relazione alla Commissione parlamentare antimafia fa cenno ad un’atipica certificazione antimafia, su iniziativa dell’amica di un magistrato già in servizio a Savona. Si parla di collegamenti con Ettore Rebora che ha precedenti per associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, sequestro di persona, estorsione. Da ultimo Luigi Mauriello che da questore di Imperia ha sempre negato la presenza di organizzazione mafiose sul territorio; l’ispettore di polizia Salvatore Palermo, definito tra i soggetti ‘ compiacenti’. Il maresciallo della Finanza Donato Giannotte, l’appuntato Luigi Nilo. L’assistente capo di polizia penitenziaria Enzo Gammicchia. A Savona il maresciallo dell’Arma Pierluigi Stendardo, marito dell’avvocato Claudia Marsala vice procuratore onorario a Genova; Salvatore Monteleone al comando carabinieri di Alassio, fratello di Rosario Monteleone, già presidente del consiglio regionale. Alla stazione dei carabinieri di Borghetto S. Spirito, il luogotenente Luca Bianchi, il collega Giorgio Santopoli ad Andora. Segue un elenco di infedeli servitori dello Stato in divisa a Genova. PORTI TURISTICI – Scrive la Casa della Legalità: ” La vigilanza all’interno dei porti turistici è affidata a privati con gestione in concessione…. Al Porto di Loano chi si occupa (occupava ndr) del personale impegnato nella vigilanza interna al porticciolo, discoteca inclusa (ora dismessa ndr ) è il pluripregiudicato Walter Negro, con società intestata alla figlia ed altra persona, tale società svolge attività di sorveglianza anche in locali notturni….” Qui potrebbe esserci un piccolo giallo. Quando venne perfezionata la ‘pratica vigilanza porto di Loano’, con ‘benestare’ della Prefettura, del Comune e dei carabinieri, le persone addette pare si misero in contatto, informalmente, con l’allora sindaco e …. sembrerebbe che nessuno fece cenno alla vecchia vicenda dell’omicidio, a Loano, pena che peraltro Negro ha scontato, saldando il suo debito debito civile con la giustizia terrena. Varrebbe la pena capire chi c’era dietro e perchè qualcuno si espose, peraltro non c’è mai stata un’inchiesta. “E’ ovvio – rimarca nella relazione la Casa delle Legalità – che nei carichi dei natanti, in entrata ed uscita, possono esservi dentro denaro contante, armi, droga, come pure l’uscita di rifiuti particolari…”. Il caso porto di Loano del resto è sempre stato tabù, già ai tempi della misteriosa ‘guerra’ tra l’industriale milanese Enrico Miramonti e l’ex editore miliardario svizzero Max Frey, sepolto nel vecchio camposanto di Loano. Storie di attentati, incendi, asserite estorsioni, ricatti, corruzione in banchina. E tra i testimoni eccellenti di quegli anni Antonio Fameli che ha scritto le sue memorie, tuttavia ignorato dal giornalismo d’inchiesta del Bel Paese. Fatti e misfatti in parte sepolti in migliaia di pagine d’archivio. Mai approfondite. CASE AGRICOLE FITTIZIE - Tra le annotazioni emerge che “...è opportuno sottolineare che spesso, nell’ambito del territorio della Liguria, grazie ad enti locali compiacenti, vengono attivate Aziende Agricole, solo sulla carta al fine di richiedere ed ottenere la concessione edilizia in aree vincolate per la costruzione di case agricole che in realtà, poi, si rivelano vere e proprie ville che, con l’agricoltura non hanno nulla a che fare. Tale pratica si è, in particolare, evidenziata nel territorio della provincia di Savona …”. Bisognerebbe aggiungere che in alcuni casi ci sono in ballo pure contributi comunitari e regionali, in altri casi le aziende agricole sono state negli anni dismesse. In alcune località le indagini anzichè essere affidate ad inquirenti competenti, sono state assegnate a vigili urbani, magari con comandanti scelti dalle stesse giunte comunali ‘complici’ del malcostume o malaffare. Tra i personaggi coinvolti, ma è una costante, esponenti massonici, professionisti attivi in associazioni culturali ‘benefiche’. Alcuni seppure sotto inchiesta o rinviati a giudizio, i nomi sono stati sfacciatamente taciuti da un quotidiano nazionale con pagine locali – carta canta. L’ultimo fendente della relazione, a pagina 96, è destinato all’ambasciatore Morabito (principato di Monaco)… e all’ambasciatore Giorgio Storace negli Emirati Arabi. “...Storace a conoscenza dello stato di latitanza di Andrea Nucera per un crack da 400 milioni di euro…con richiesta di estradizione dai parte dei magistrati Granero e Pelosi....nonostante tutto questo lo Storace si recava presso il ristorante ‘Italianissimo‘ aperto ad Abu Dhabi, dal Nucera con la sua compagna latitante Simona Musso - informalmente la terza moglie ndr – lodando anche con una dedica pubblica l’attività di ristorazione avviata da italiani latitanti”. L’ambasciatore, a suo tempo, negò di essere stato informato delle condizioni di Nucera e della compagna, né di essere stato a conoscenza della reale proprietà. Si era mosso, a suo dire, solo a seguito di un invito ufficiale. Un ristorante di successo, meta a quanto hanno riferito alcuni visitatori, pure di savonesi ed imperiesi. Uomini d’affari, imprenditori, professionisti. Del resto l’architetto Nucera che molti dimenticano fu eletto giovanissimo nel consiglio comunale di Ceriale, assessore per un breve periodo, pare sia convinto che il tempo giochi a suo favore. E un domani potrà tornare su quella terra che dapprima gli ha dato tanti onori ed amicizie importanti, poi, con il suo sistema di potere, gli avrebbe voltato le spalle. Andrea Nucera si confessa fiducioso. Perché Il Secolo XIX, con i suoi sagaci inviati speciali, non organizza una missione ad Abu Dhabi per raccontarci ‘Nucera e C. edizione 2014 ? L. Cor.

Alassio , lo scandalo della Fenarina da trucioli.it

24 LUGLIO 2014 • NUMERO 45 DEL 24 LUGLIO 2014 • BY TRUCIOLI Purtroppo sono passati troppi anni e troppe amministrazioni e nulla è stato ancora fatto dopo il fallimento dell’appalto del teatro (con l’emissione di BOC che la città sta ancora pagando) se non grandi progetti per realizzare appartamenti anche nel macello. Esiste un ‘picolo lavoro’ di uno studente alassino circa la possibilità di realizzare un centro polifunzionale. E poi il complesso residenziale La Perla, ex Nucera, altro vero scandalo della Fenarina, al centro di un’indagine della magistratura di Torino e posto in vendita all’asta (l’ennesima) dal tribunale del capoluogo piemontese. Chi sono gli attori ? In occasione della recente esposizione dei progetti realizzati dagli studenti del Dipartimento di Scienze per l’Architettura (Dsa) – Scuola Politecnica di Genova – abbiamo apprezzato che ben due riguardassero ipotesi di riqualificazione dell’ex macello, peccato però che prevedevano abitazioni, parcheggi, centro commerciale….e, purtroppo, ben poco, se non nulla, di quanto auspicato ed atteso dal quartiere e dalla città. Qualcuno (dell’Amministrazione comunale) ha dato indicazioni in tal genere. Maggioranza e opposizione ? R

giovedì 24 luglio 2014

Tra compensi non dovuti e progettazioni decisamente costose

Impossibile non riprendere il post di alassio2011 uscito in questi giorni riguardante compensi non dovuti ad un dirigente....Dopo aver risentito il dibattito sul Punto 3 dell’ O.d.g. del Consiglio Comunale del 30 giugno 2014, riteniamo di dover pubblicare il documento che ci è pervenuto, ma anche di svolgere alcune considerazioni, valutazioni, domande e risposte. Considerazioni, valutazioni, domande e risposte di un cittadino qualunque. Riascoltando la discussione del Punto 3) dell'O.d.g. del Consiglio Comunale del 30 giugno 2014 che testualmente recita: Mozione presentata dai Gruppi Consigliari Insieme X e Progetto Alassio a oggetto applicazione dell'Art.107 del Testo Unico Enti Locali. Prima considerazione - I cittadini sanno del contenuto della mozione al momento della lettura in Consiglio Comunale e apprendono che, al dirigente del 1° Settore, sono state sospese le "funzioni e responsabilità" proprie del dirigente (ecco il richiamo all'Art.107 del T.U.E.L. contenuto nell' O.d.g.). La mozione chiede alla Giunta, in alternativa, di riassegnare pieni poteri al dirigente o una delibera di revoca della posizione del dirigente e la conseguente ripesatura dei dirigenti in base alle funzioni e responsabilità assegnate. Fatti - La sospensione delle “funzioni e responsabilità” del dirigente, attuata togliendogli le risorse finanziarie, parrebbe derivare dalla delibera di Giunta N.38 del 13 febbraio 2014. Leggendo tale delibera si apprende che il 13 febbraio 2014 la Giunta conferma, fino al pronunciamento dell' Autorità Nazionale Anticorruzione, l'assegnazione delle risorse finanziarie del dirigente del 1° Settore al dirigente del 3° Settore e che la decisione è in applicazione dell'Art.3 (Inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione), comma 4, del D.Leg.vo 39/2013. Durante il Consiglio Comunale del 30 giugno 2014 si apprende, dalle dichiarazioni del Sindaco, che in data 6 dicembre 2013 è stato posto un quesito (?) all’ Autorità Nazionale Anticorruzione in merito alla problematica concernente il dirigente di 1° Settore e che solo 15 giorni prima è arrivata "la sentenza" (?)..........Infine , in merito alla rotonda della stazione il costo della sola progettazione parrebbe aggirarsi intorno ai 6000,00 euro .....decisamente troppi per il risultato ottenuto e manca ancora la scritta Alassio con il simbolo dei pesci che si baciano ,sicuramente non una genialità.

sabato 19 luglio 2014

Opposizioni silenti chi comanda Alassio fa festa

Il Pd primo partito alle europee tace , il M5S pur con una buona affermazione anche se al di sotto delle aspettative non riesce a convogliare adesioni nel meetup cittadino , le interrogazioni di Galtieri e Progetto Alassio non sono preoccupanti, l'estate fa il resto e chi ci governa fa festa indisturbato.

sabato 12 luglio 2014

Forte calo della raccolta differenziata ad Alassio

Deciso calo della raccolta differenziata ad Alassio ,passata dal 52% del 2012 al 44% del 2013. Il 65% che si doveva raggiungere entro il 2012 resta un miraggio, come la risposta della corte dei conti regionale all'esposto che il meetup Beppe Grillo Alassio gli aveva inviato nei mesi scorsi denunciando l'inadempienza delle passate amministrazioni, e visto il risultato ottenuto anche l'amministrazione Canepa non è esente. Sono pesanti le sanzioni previste per i comuni non in regola con le quote previste , un aggravio di spesa al momento tutto a carico dei cittadini.

mercoledì 9 luglio 2014

Dossier "esplosivo" in Commissione Parlamentare antimafia della Liguria

E' stato consegnato alla Commissione Parlamentare Antimafia dall'onlus “Casa della Legalità”, unica associazione ligure sentita in Audizione ufficiale dalla Commissione d'Inchiesta parlamentare presieduta dall'On. Rosy Bindi Nella tarda mattinata di ieri, 8 luglio 2014, arrivano alla Prefettura di Imperia, dove dal giorno precedente è riunita la Commissione Antimafia, il Presidente ed il Segretario della Casa della Legalità, Christian Abbondanza ed Enrico D'Agostino. Con loro portano due cd-rom pieni che contengono tutti gli allegati della Relazione che l'Ufficio di Presidenza ha redatto. In quelle 96 pagine, vi è una ricostruzione di fatti e risultanze di inchieste che dimostrano che la 'ndrangheta non è, come sostiene qualcuno, un problema marginale o “limitato” all'imperiese, ma è un problema ligure dagli anni di Alberto Teardo in avanti. E' la composizione dei singoli frammenti di informazioni che visti nell'insieme descrivono una regione, la Liguria, come specchio della Calabria.
Il saldo legame con l'ambiente della Massoneria funzionale alla tessitura di reti di relazioni funzionali all'affermazione degli obbiettivi del sodalizio mafioso, sono solo uno degli elementi indicati e documentati in questo lavoro che ora è agli Atti della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sulle mafie. Abbondanza dichiara: “Dall'esame dei fatti e degli Atti emerge chiaramente che il problema 'ndrangheta non è solo della Provincia di Imperia, o delle amministrazioni di centrodestra, bensì fenomeno che caratterizza tutta la Regione, dall'estremo Ponente all'estremo Levante, con rapporti di contiguità, connivenze e vere e proprie complicità nella politica trasversali”. “La Liguria è stata colonizzata ed i politici vanno a chiedere i voti ai boss della 'Ndrangheta. Politici di destra, di centro e di sinistra, oltre che anche di liste civiche – continua il Presidente della Casa della Legalità - La penetrabilità, con quindi anche le infiltrazioni ed i condizionamenti nella Pubblica Amministrazione partono dai piccoli Comuni per arrivare ai massimi vertici della Regione, sono ad alcuni esponenti nazionali della politica espressione della Liguria.” E nella Relazione non mancano nemmeno le foto che sottolineano certi rapporti. Non mancano nomi e cognomi, come è caratteristica di questa associazione che non per niente si è conquista minacce e tentativi di delegittimazione di ogni specie. E non manca nemmeno l'indicazione degli effetti di questa “colonizzazione” sul territorio e di questo “capitale sociale” di relazioni con politici ed Amministratori pubblici di tutti gli schieramenti: l'inquinamento dell'economia con la negazione della libera concorrenza sul mercato. “La capacità di condizionamento delle imprese mafiose o di soggetti strettamente legati ai sodalizi mafiosi è devastante. - sottolinea Abbondanza – Vi è stato un accordo di spartizione tra le cosche che ha garantito un territorio per ogni impresa di riferimento, ad esempio, nel settore delle demolizioni, bonifiche e movimento terra.”. “Oltre che i casi dei Pellegrino e Sgro' nell'estremo ponente ligure, ci sono quelli del savonese, con i Fotia ed i Gullace-Fazzari, vi sono poi soprattutto i Mamone a Genova e Nucera nel Tigullio, per fermarsi al capoluogo della regione. Questi hanno acquisito posizioni “dominanti” sul mercato, soffocando ogni concorrenza.” Ed il dossier consegnato all'Antimafia dalla Casa della Legalità contiene indicazioni precise, richiami ad Atti di inchieste, a fatti. Alle nuove imprese di questo sistema, alle reti di imprenditori e grandi colossi societari e cooperativi che hanno stretto alleanze con il volto “imprenditoriale” delle cosche, piegando anche assegnazioni di appalti e subappalti alla preventiva spartizione attraverso i “cartelli” di imprese. Indicano tutti. Una mappatura che sviluppa quei singoli nomi che spesso si leggono nelle Relazioni sintetiche della Procura Nazionale Antimafia o della D.I.A. così che nessuno possa dire, ad esempio, non sapevamo che i Fogliani di Tauriano fossero propri Fogliani che hanno costruito a Genova un impero nato dal nulla. C'è l'attualità e la storia di come la Liguria sia stata piegata dalle mafie e sia piegata più che mai oggi, quando ancora qualcuno, nega che esista. “C'è una storia che in troppi vorrebbero far cadere nell'oblio. E' quella che riguarda la Valpolcevera, il territorio di Genova più pesantemente colonizzato dalle mafie. Qui la prima ad arrivare ed ancora la più radicata e forte nel quartiere di Rivarolo è Cosa Nostra. - dichiara Enrico D'Agostino - Qui si fa la processione con la Madonna della Catena di Riesi, e qui è stata riprodotta la mentalità della loro terra di origine. Qui si sentivano sicuri per la latitanza boss pericolosissimi come Daniele Emmanuello e qui da decenni hanno costruito solidi rapporti con la politica. Iniziarono con l'entrare nel PSI a suon di intimidazioni e sono arrivati a rapporti e iniziative con candidati sindaci ed altri politici, attraverso un'associazione che è stata fondata e vedeva tra i propri dirigenti il noto "capobastone" Giacomo Maurici.” Non è stato un contributo di classica retorica antimafia con cui tanti si esibiscono ed in tanti, pure, si arricchiscono. Un documentato dossier che se usato bene e non lasciato in un cassetto potrebbe provocare scrolloni pesanti in Liguria. Non solo quindi a Diano Marina che è uno dei punti toccati dalla Casa della Legalità che già a marzo scorso aveva integrato con ampia relazione la richiesta di Commissione di Accesso in Comune. L'attenzione è stata posta sul “capitale sociale” della 'ndrangheta in Liguria ed ora cerchiamo di farla calare. Abbondanza: “Non abbiamo presentato un enciclopedia comprensiva di tutto, ma un documento che definisce e rende nitidi i lineamenti, i meccanismi e gli attori di quello che, passando anche attraverso la Carige e le Diocesi, è il Sistema-Liguria. Decenni fa con una testa, quella di Teardo, primo presidente di Regione arrestato con l'accusa di associazione mafiosa, ed oggi con due teste, quelle di Burlando e Scajola. Quel Sistema-Liguria in cui le organizzazioni mafiose hanno potuto crescere e prosperare, diventando centrali sia nell'ambito elettorale sia in quello economico.” Ninin

martedì 8 luglio 2014

'Ndrangheta si avvicina o già in mezzo a noi

Come un fulmine a ciel sereno, o come chi ha scoperto l'acqua calda (scegliete voi quella che più vi aggrada) Rosy Bindi ha tuonato dicendo che Imperia e' la sesta provincia della Calabria.Sul Secolo oggi si ipotizza ,dopo Ventimiglia e Bordighera , lo scioglimento anche del comune di Diano Marina per presunti illeciti nell'affidamento diretto degli appalti. Tra l'altro il vizio di spacchettare gli appalti per non superare la soglia cui scatta l'obbligo di gara e' comune anche a molte amministrazioni savonesi.Ad Alassio forse il pericolo maggiore (da anni che lo si ripete) e' forse più legato al riciclaggio , attività commerciali e mercato immobiliare in primis, tutto si svolge nell'omerta' più assoluta, nella più classica cultura 'ndranghetista. Savona presto la settima provincia calabrese......o la è' già ???

Avviata la procedura ,presto ad Alassio le casette dell'acqua

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Dal l'albo pretorio 2014/000929 AVVISO DI PROCEDURA APERTA PER L'AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI REALIZZAZIONE E GESTIONE DI UN EROGATORE PUBBLICO DI ACQUA POTABILE NEL COMUNE DI ALASSIO Bandi di Gara 26/06/2014 25/07/2014 A breve quindi anche ad Alassio saranno installate due casette dell'acqua, una in piazza Stalla l'altra alla Fenarina, se pur a rilento l'ass. Vinai ha mantenuto la promessa....

venerdì 30 maggio 2014

La differenza tra simpatizzante ed attivista

Il fido scudiero Lucchini oggi titola a nove colonne: Alassio - Una " grillina " tra i dirigenti del Comune, a far quadrare il conti del settore finanziario, la Dott.ssa Gabriella Gandino, Dirigente di alto rango del settore 3°...doverose quindi alcune precisazioni. La dott. si è iscritta al meetup subito dopo le politiche del 2013 , in quel momento alle iscrizioni non veniva data alcuna limitazione , occorreva solo rispondere ad alcune domande e la richiesta veniva accolta. Da allora , a parte una conversazione informale con un coorganizer (che anch'esso al momento non fa più parte degli attivisti pur mantenendo l'iscrizione) la dott. Gandino non ha mai partecipato a nessuna riunione ne discusso on line sul sito del gruppo, non ha partecipato a nessuna manifestazione o gazebo organizzato dal meetup Beppe Grillo Alassio, come non ha sottoscritto gli esposti alla Corte dei Conti su rifiuti zero e depuratore.Pare evidente la sostanziale differenza tra un simpatizzante che può condividere alcune idee del movimento e chi si adopera attivamente perché le stesse idee vengano divulgate. Quindi la nota di Lucchini volta a far intendere come se a dirigere il reparto amministrativo del comune ci fosse una attivista grillina e' priva di fondamento.

mercoledì 21 maggio 2014

Inaccettabile azione della lega nord, coperti molti manifesti del M5S e non solo

Oramai a rischio estinzione quelli della lega nord sfogano la loro rabbia coprendo un po' i manifesti di tutti....principalmente quelli del M5S , se succederà di nuovo denunceremo alle autorità competenti.

lunedì 19 maggio 2014

Nella guerra intestina tra Valle Melgrati e VAccarezza a rimetterci alla fine sarà Canepa?

Da:uominiliberi del 19 maggio C'eravamo tanto amati. Melgrati ha scaricato quello che fino a poco tempo fa era il suo Padrino politico, il suo nume tutelare: Claudio Scajola. Lo ha fatto nel momento meno elegante. Quando cioè Claudio è finito in disgrazia ed in galera. E adesso Melgrati si fa vedere a braccetto con i nemici giurati di Claudio (nelle foto: un adorante Melgrati accanto all'ex amico fraterno Scajola e il braccio destro di Melgrati Fabio Lucchini con Giovanni Toti nei giorni scorsi). Si sa, la riconoscenza non è di questo mondo. Eppure ce lo ricordiamo Melgrati adorante e plaudente a tutte le convention con l'allora potentissimo Claudio. Come ci ricordiamo quando Scajola impose la candidatura a Sindaco di Melgrati malgrado la sezione alassina di Forza Italia non lo volesse per nessuna ragione... Il tempo passa. E la memoria degli uomini è labile...Adesso Melgrati è diventato per una singolare coincidenza l'obbiettivo n.1 degli scajoliani. Vogliono fargli pagare il suo tradimento. Nella lista dei traditori di Claudio c'è anche Sandro Biasotti....A guidare la truppa degli Scajoliani è Vaccarezza segnalato in queste ultime ore molto in sintonia con il Sindaco di Alassio Enzo Canepa... L'asse Vaccarezza Canepa non piace per nulla a Melgrati che stando ai rumors potrebbe addirittura staccare la spina all'Amministrazione Alassina ormai nell'orbita del Rivale....Ne vedremo delle belle...

domenica 18 maggio 2014

Melgrati continua ad inaugurare club Forza Silvio

Tra arresti e divisioni interne la "nuova " Forza Italia sta arrivando al capolinea, un elettorato ormai over 65 ,inebetito da decenni di tv e sistema berlusconiano,scettico ad ogni tipo di cambiamento tiene in piedi(ancora per poco) il carrozzone del cavaliere..Melgrati cerca di tenere ,in vista delle regionali,vivo l'interesse soprattutto sulla sua persona...

Replica di Melgrati a Valle ,ma alle europee sarà comunque una debacle

Andrea Valle chi? Chi era “Carneade” di fronte a costui? Sicuramente non è il Coordinatore Provinciale di Forza Italia, come millanta nel comunicato stampa, bensì il commissario politico “a termine”, molto a termine, per le elezioni amministrative. Melgrati: inopportuna le scelta di tempo, il modo e il periodo. Chi crea veramente confusione? A una settimana dall’importante appuntamento elettorale delle Elezioni Europee la mancanza di sensibiltà politica di un amministratore che ha svolto per anni il ruolo di vicesindaco a Varazze e di coordinatore provinciale del P.d.L., ancorchè animato con i fili dal Suo “puparo”, denota nervosismo e incapacità politica. Nervosismo perché al nostro “campione”, che invece di candidarsi a Varazze nella lista che annovera anche l’ex Sindaco uscente Delfino, che ha scelto di fare un passo indietro, e molti assessori uscenti, ha deciso, dopo un estenuante tira e molla, di dare l’appoggio, stando fuori dalla lista, ad un espulso dal PD (che sempre comunista è), Alessandro Bozzano, in cambio della promessa poltrona da vice-Sindaco (lo ha detto Valle a me l’altro giorno davanti a testimoni!!!!). L’episodio scatenante è stato, credo, la notizia di oggi della costituzione di un Club Forza Silvio a Varazze. I Club Forza Silvio non sono funzionali al partito, vivono di vita propria, con una Loro indipendenza, come ha ricordato proprio questo pomeriggio il coordinatore nazionale dei Club Forza Silvio, Marcello Fiori, alla riunione dei Club liguri tenutasi a La Spezia, alla quale ho partecipato, assieme al Coordinatore Regionale (quello sì), Sandro Biasotti. Chi dovrebbe essere deferito ai probiviri è Andrea Valle, che recentemente ha promosso nel proprio albergo a Varazze una riunione “carbonara” per contarsi, come corrente, su due nomi di candidati alle Elezioni Europee escludendo volutamente dalle preferenze il capolista Giovanni Toti, consigliere politico del Presidente e Leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Le operazioni avvallate da Andrea Valle ma pensate da altri, a Varazze e Pietra Ligure, sono vergognose, ma saranno punite dagli elettori. Promuovere due candidati sindaci dichiaratamente targati PD, mettendo in lista alcuni sconosciuti facendo Loro magari prendere la tessera di Forza Italia per spartirsi poltrone, come quella di vice-Sindaco promessa da Bozzano a Valle (senza “giocare”), penalizzando la compagine che ha condiviso con Valle 5 anni di amministrazione, è veramente scandaloso. O come a Pietra Ligure, che dopo 10 anni ha visto finalmente riunite tutte le componenti del centrodestra, e Valle o chi per Lui, appoggia la lista di sinistra del candidato Sindaco Dario Valeriani, lista appoggiata ufficialmente dal Partito Democratico. Ma gli elettori saranno più attenti, e dopo oggi, ancor di più!!! Diversa è la situazione di Albenga, dove il primo Club ufficiale Forza Silvio fondato con la mia approvazione appoggia dichiaratamente e giustamente la lista di Forza Italia. D'altronde, parliamo di lista di Forza Italia e di un Club Forza Silvio! Peraltro non sono mai stato invitato a nessuna iniziativa elettorale ad Albenga, forse volutamente… Ma questo non esclude che alle Elezioni europee si possa raccogliere il consenso di chi è stato allontanato dal partito per le amministrative con la scusa che sarebbe stato un “ripiego”. Senza contare che a quel rinfresco elettorale ad Albenga, per promuovere la candidatura dell’europarlamentare Licia Ronzulli, molto vicina al Presidente Silvio Berlusconi, erano presenti esponenti sia della lista di Forza Italia che della lista di Massimiliano Nucera (già vicecoordinatore provinciale di del P.d.L.). Ancora oggi, mentre il sedicente coordinatore provinciale attendeva comodo di fare il vicesindaco nominato dal “compagno” Bozzano nel Suo albergo, io ero alla riunione dei Club Forza Silvio a La Spezia e questa sera ho tenuto a battesimo il neonato club Forza Silvio di Laigueglia, alla presenza del vice-Presidente della Giunta Provinciale Silvano Montaldo, vice-Presidente anche di questo Club. Non è superfluo ricordare che da quando sono stato nominato vicecoordinatore Regionale mi è stata attribuita la delega ai Club Forza Silvio. La domanda è una: chi è che non aiuta il partito e che fa confusione? E Valle con chi se la intende? Marco Melgrati

Melgrati deferito da forza Italia ...forse verrà espulso

Terremoto in Forza Italia, il partito savonese deferisce Melgrati: potrebbe essere espulso Alla fine il coordinatore provinciale di Forza Italia, Andrea Valle, ha preso la decisione più difficile: quella di deferire Marco Melgrati, consigliere e capogruppo del partito in Regione, al Collegio dei probiviri. L’accusa è quella di lavorare contro gli interessi del partito di Silvio Berlusconi in molti dei 44 comuni che andranno al voto la settimana prossima. “Marco Melgrati è stato deferito oggi al collegio nazionale dei probiviri di Forza Italia – così recita la nota stampa di Valle – per aver operato contro gli interessi del movimento in diverse località della provincia: Varazze, Pietra Ligure e Albenga. Ricordo peraltro che proprio Albenga è l’unico comune della provincia dove FI partecipa alle amministrative con il simbolo ufficiale e dove Melgrati opera a sostegno di un’altra lista civica”. Adesso toccherà alla direzione nazionale del partito decidere se e quale punizione dovrà essere comminata all’ex primo cittadino di Alassio; certo è che da mesi, oramai, vive da separato in casa con il resto del nucleo storico dei savonesi berlusconiani. “Melgrati non aiuta il partito – spiega Valle – anzi, crea confusione, fomenta situazioni che fanno male al partito stesso. Non ho potuto evitare di prendere questa decisione” Paradossale la situazione a Pietra Ligure dove esistono due club “Forza Silvio”. Uno, quello fondato da Melgrati, sostiene Anna Bonfiglio e l’altro, costituito da Vaccarezza, appoggia Dario Valeriani. Sicuramente la situazione di Albenga è stata quella che ha fatto traboccare il vaso, con Marco Melgrati sempre assente a tutte le iniziative elettorali sia della lista di Forza Italia sia a quelle di Rosy Guarnieri. Inoltre, il primo maggio ad un evento a sostegno di Licia Ronzulli, candidata alle europee, ad Albenga Melgrati non avrebbe invitato nessun membro del partito di Berlusconi ma Massimiliano Nucera candidato a sindaco ad Albenga proprio contro FI e la ex sindaco Guarnieri. La decisione dei probiviri arriverà ad elezioni oramai concluse ma certo è che per il partito, che ha appena perso Claudio Scajola come punto di riferimento, questa lotta fratricida non porterà nulla di buono in vista delle elezioni regionali 2015.