venerdì 10 gennaio 2014

Alassio urban blog Europa

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Ieri i giornalai hanno parlato della presenza in Italia del Commissario europeo per l’occupazione e gli affari sociali László Andor. Anziché raccontare cos’è avvenuto durante l’audizione al Senato – ragion per la quale il Commissario è venuto in Italia – hanno ripreso le dichiarazioni rilasciate alla Stampa a margine della discussione e relativamente al #BlowJobAct (lavoro di bocca = parole al vento) di #Renzie. Tutto ciò è assurdo e vergognoso, questo è lo stato dell’informazione in Italia! Ora, con i miei modesti canali comunicativi, provo a riportarvi cos’è accaduto in commissione e quel che i giornali non vi racconteranno mai:Il dibattito è stato stimolato dalla vivacità dei numerosi interventi dei portavoce del MoVimento 5 stelle. Al Commissario europeo abbiamo posto una serie di osservazioni e note critiche rispetto alle politiche sociali, occupazionali, economiche dell’Italia e dell’Europa. Quel che abbiamo chiesto è un’ Europa sociale e solidale come i padri fondatori scrivevano e auspicavano. Abbiamo criticato la concorrenza al ribasso dei diritti dei lavoratori e della manodopera a basso costo che incentiva le delocalizzazioni; abbiamo criticato le politiche economiche e monetarie che incidono fortemente sulle politiche sociali ed occupazionali degli stati membri; abbiamo criticato le ingerenze dell’Europa ricordando la “famigerata” letterina della Bce che ha dato il via alla macelleria sociale a partire dalla Manovra Fornero. Abbiamo inoltre avuto modo di spiegare l’inconsistenza della Youth Guarantee e della drammatica situazione dei centri per l’impiego, della ricerca e dell’istruzione in generale. Dopodiché abbiamo dato il via alle proposte concrete: promozione di una standardizzazione dei diritti al rialzo; iniziative volte a limitare le disuguaglianze sociali per creare maggior propensione al consumo verso bisogni primari. Abbiamo chiesto di affrontare seriamente il problema della disoccupazione tecnologica anche attraverso una graduale riduzione dell’orario di lavoro; abbiamo proposto di attivare dei piani energetici e indusriali (piccoli impianti) per rendere l’Europa indipendente dal punto di vista energetico e all’avanguardia verso tecnologie per l’uomo; abbiamo espresso la necessità di promuovere interventi per aumentare le garanzie sociali, a partire dal reddito di cittadinanza e dal salario minimo. Queste sono solo alcune parti dei nostri discorsi. Il Commissario ha provato a risponderci senza entrare troppo nel merito e utilizzando la retorica politichese, nonostante ciò è cascato in alcune dichiarazioni allucinanti. Sulla legge Fornero contesta il metodo in quanto non sono state sufficientemente coinvolte le parti sociali ma condivide il merito. Preoccupante pure la sua idea di incentivare la mobilità dei lavoratori europei, trattando di fatto le persone come merci. A seguito della replica un discreto numero di senatori e deputati della maggioranza gli hanno persino dedicato un applauso! Terminata l’audizione, fuori dalla Commissione abbiamo sentito un infastidito Sacconi (Pres. Comm.Lavoro del Senato) lamentarsi con un’altra cariatide, di cui ignoro il nome, su come si sono svolti i lavori e ironizzando (nemmeno troppo) sul fatto che era l’altra Camera che doveva essere abolita, questo alludendo al fatto che la nostra partecipazione attiva al dibattito ha impedito il solito treatino. Successivamente abbiamo incontrato tra i corridoi il Commissario che ci ha voluto esprimere la sua contrarietà rispetto alla modalità della Bce nell’aver, durante il Governo Monti, mandato una letterina alle nostre istituzioni con delle precise indicazioni su come muoversi sulle politiche previdenziali, sociali … Ha addirittura detto che è stato un gesto stupido di qualche irresponsabile. A chi si riferiva? A Qualche emissario di Mario Draghi molto vicino all’investitura di presidente della Bce? E soprattutto, perché queste cose ce le ha dette a microfoni spenti?

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