sabato 23 novembre 2013

POLITICA IMMOBILE,SIA A ROMA CHE AD ALASSIO

Nel palazzo romano “lavorano alacremente”, soprattutto per mantenere i loro privilegi contro gli attacchi dei pentastellati. Pensioni d’oro, vitalizi, rimborsi, province, ecc.in primis, perdono tempo con la decadenza di Berlusconi fino a fare slittare la legge di stabilità; si contraddicono con l’affaire Cancellieri, e addirittura si preoccupano delle risposte errate ,(che nel quiz sono quelle giuste da dare) del programma di Bonolis. Di stabile, o meglio immobile, c’è solo l’azione di governo che con studi scientifici è riuscita a togliere la seconda rata dell’imu con il solito aumento della benzina…ma tra un po’. Tutt’altro regime ad Alassio, dove nel prossimo consiglio comunale, dei 16 punti all’ordine del giorno molti sono mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni. Sfiducia a Vaccarezza per assessore a tempo, sfiducia alla consigliera Nattero per presunte inadempienze all’interno del vivaio comunale.Sfiducia alla Zioni ,perché ha pensato bene di assegnare dei locali comunali ,alla sua amica Eleonora Mantovani dell ass. AMS, senza che abbia i requisiti necessari previsti.Infine la sfiducia al sindaco Canepa per tutto l’insieme di queste cose. Tutto questo mentre gli uffici sono investiti da sospetti e veleni. Il sindaco ,con un intervento non dei più felici , ha dichiarato che una talpa passerebbe documenti all’opposizione prima ancora di essere protocollati.In molti si chiedono il perché il vice segretario Valdiserra ,che ha patteggiato la pena per una vecchia condanna, sia ancora dirigente del primo settore pur non potendo vidimare i documenti facendoli firmare alla collega del terzo, alimentando sospetti di mancata trasparenza. Questo teatrino, tipico della politica italiana, mentre continuano le chiusure delle attività commerciali, voci attendibili parlano di difficoltà di molti esercizi per la riapertura della stagione. Mentre si moltiplicano le richieste di sostegno al comune di cittadini in difficoltà, come si evince dall’ albo pretorio. Oppure quelli che ogni sera si recano al ristorante cinese il Mandarino ,che con un splendida iniziativa (purtroppo rimasta isolata) ricevono gratuitamente un pacco alimentare del cibo non consumato. Gli annunci truffaldini di una ripresa che non arriverà a breve, anzi il picco della crisi ha da venire, sembra non preoccupare i nostri politici ,locali e nazionali, intenti come sono nei loro giochetti di potere e di egemonia partitocratica. La misura è colma, lo si vede a Genova in uno sciopero dei macchinisti senza precedenti e nella ventilata operazione di numerosi gruppi e movimenti, di bloccare il paese per il 9 dicembre. Più la crisi si farà pesante, più si moltiplicheranno azioni di protesta clamorose. Alassio non è più l’oasi felice di anni addietro ,è tempo che chi amministra cominci ad accorgersene.

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