Vita politica, amministrativa, cronaca e cultura della città di Alassio. Opinioni in libertà
lunedì 18 novembre 2013
La fine dei partiti.....ad Alassio sta arrivando
Fine settimana difficile per Pd e Pdl. Il primo alle prese con enormi difficoltà per i conteggi delle convenzioni nei circoli del partito. Ad Alassio gli iscritti al partito sono 53, ma molti di loro non sono stati invitati a votare le mozioni, o meglio gli inviti sono arrivati a quelli di chiara fede renziana. Più che una fede ...una folgorazione visto che alle scorse primarie erano quasi tutti per Bersani ,dato per cavallo vincente.Ora che Renzi ha il favore del pronostico, i dirigenti alassini, con la loro coerenza memorabile si sono imbarcati sul treno del sindaco di Firenze. Risultato bulgaro , dei 13 votanti ,11 sono andati a Renzi e 2 a Cuperlo. Una sezione quella di Alassio che è lo specchio del partito a livello nazionale, piena di contrasti ,veleni e personalismi. Lontani gli anni delle feste dell'Unità al parco San Rocco, con decine di volontari pieni di entusiasmo. Quella sinistra è offuscata da tempo, la vittoria di Renzi ne sancirà la fine.
Nel Pdl, da ieri divisi in Forza Italia e Nuovo Centro Destra, non se la passano meglio, come riportato in una nota di Uominiliberi:
I più maliziosi sussurrano che dietro la mozione di sfiducia contro Vaccarezza ci sia la regia dello stesso Melgrati che starebbe "usando" l'opposizione di Alassio e Rocco Invernizzi per liberarsi dell'ingombrante (in tutti i sensi) politico Loanese che ricopre da mesi anche l'incarico di commissario cittadino di Forza Italia ad Alassio. Una presenza, quella di Vaccarezza nel suo feudo alassino, che Melgrati non ha mai digerito tanto da chiedere più volte al Rivale loanese un passo indietro. Non è un mistero che Melgrati vorrebbe che venisse nominato Coordinatore Cittadino il suo braccio destro Lucchini, alle ultime comunali "sbianchettato" in extremis dalla lista dallo stesso Vaccarezza. L'iperattivismo alassino di Vaccarezza sta causando più di un mal di pancia tra i membri della maggioranza. Le pressioni del Presidente della Provincia per far ottenere a Gennaio alla pupilla Lucia Leone l'assessorato sono alla base dei mugugni di Rocco Invernizzi, escluso, tra l'altro, dalla Giunta nonostante il suo importante apporto elettorale per volontà di Vaccarezza. Lo scontro in atto tra le correnti mette a rischio la già traballante e non brillantissima Giunta Canepa sulla quale ora pende anche la spada di Damocle del Caso Zioni, finita nella bufera per i favori concessi alla Scuola di musica AMS dell'amica Eleonora Mantovani.
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