venerdì 15 novembre 2013

Purtroppo Yuri e' l'unico che la pensa cosi

I balneari liguri scendo in piazza per protestare contro la delibera di giunta della regione Liguria, approvata, lo scorso venerdì, che prevede la decuplicazione sui canoni demaniali. Il SIB Liguria invita tutti gli associati a partecipare al presidio che si terrà martedì 19 alle 10 davanti alla sede del consiglio regionale della Liguria. Si preannuncia un grosso corteo, con i partecipanti vestiti tutti di rosso, fischietti striscioni e bandiere. “Decuplicare una tassa in un momento in cui le nostre attività economiche hanno già subito l’aumento dell’IVA al 22% (le altre catgorie turistiche pagano il 10% e all’estero il 6%), il raddoppio dell’IMU (imposta che paghiamo nonostante non siamo proprietari dell’area ma affittuari dello Stato), e aumenti che vanno dall’80% al 100% della TARES e’ chiaramente una scelta iniqua” commenta il presidente Enrico Schiappapietra. “E’ un continuo intervento di politici demagoghi, prosegue Schiappapietra, che insinuano nell’opinione pubblica l’idea che si vogliano vendere le spiagge quando invece si era proposto la cessione con diritto di opzione delle sole aree interessate dalle strutture realizzate e pagate negli anni dai concessionari. Pertanto una minima parte di territorio demaniale ormai definitivamente urbanizzato, mentre tutta la restante parte di arenile sarebbe rimasta nella disponibilità delle amministrazioni pubbliche”. “Peraltro, il canone demaniale è stabilito dallo Stato, ed è a conoscenza di tutti che a livello nazionale si stia ridefinendo la normativa che riguarda le concessioni demaniali marittime e che certamente tale legge quadro non potrà fare a meno di rivedere i canoni ad esse relativi. La tassa regionale, se applicata al 100% porterà a un raddoppio di qualsiasi cifra base verrà stabilita dalle norme nazionali. E’ inaccettabile!!” “Non accettiamo di rimpinguare le casse regionali con 10.000.000 di euro l’anno, sebbene ci si prometta di reinvestirli in ripascimenti, non avendo la certezza di essere concessionari dopo il 2015 !!!!!”, conclude il presidente del Sib.

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