martedì 4 marzo 2014

Il Com. Giancarlo Cerutti verso la presidenza della Marina di Alassio ?

Il comandante Cerutti, la vera espressione di un grande ufficiale e uomo di mare.
MEDAGLIA D'ORO E D'ARGENTO AL VALORE DI MARINA, CAVALIERE DI SANTO STEFANO.
Il comandante Giancarlo Cerutti, nel suo studio dove sono custoditi sapientemente dalla moglie, i documenti che raccontano la grande vita di questo uomo.
Non sempre si ha la fortuna di poter conoscere e guadagnarsi la fiducia di una persona straordinaria come è il comandante Giancarlo Cerutti, -ed io ho avuto questa incredibile occasione !!!!-. Persona discreta che non ama  parlare di se, incredibilmente semplice e alla mano, vero ufficiale di Marina Militare e Mercantile.
Il comandante appartiene a quella categoria di "gentil uomini" per i quali il lavoro è una missione, questo è dimostrato dagli atti di eroismo che il comandante ha fatto nel corso della Sua fantastica vita professionale.
Il comandante Cerutti, nasce ad Alassio, la passione per il mare arriva in modo naturale, la barca a vela e la pesca subacquea lo attraggono subito.
Frequenta l'Istituto Nautico, dove si diploma "Capitano di lungo corso," dopo il diploma lo aspetta la Marina Militare presso l'Accademia Navale di Livorno, per diventare ufficiale di complemento. Le navi grigie nelle quale presta servizio sono il sommergibile " Da Vinci ", nave "Impetuoso" e le corvette tipo Ape. Nel 1962 si congeda come Guardiamarina.
Imbarcato come terzo ufficiale, inizia il lavoro per il quale ha studiato tanto, sei anni dopo riceve il primo comando, su nave "Espresso Toscana" è l'inizio di una vita di comandante.
Nel 1971 vince il concorso per pilota del porto di Genova, cosi la vita cambia non ci sono più imbarchi di lunga navigazione, ma la plancia di tante navi continua ad essere il posto del comandante Cerutti.

Il cofanetto dove sono custodite le medaglie al Valore di Marina d'oro e d'argento, appartenenti al comandante Cerutti.
Il libretto di navigazione del comandante Cerutti, dove sono riportati gli imbarchi i comandi e le Medaglie al Valore di Marina.
12 LUGLIO 1981, ore 14.40, Porto Petroli di Genova, pontile Delta, a causa di un fulmine caduto sulla coperta delle petroliera Giapponese, HAKUYOH MARU, 103.000 tonnellate, lunga 250 metri,  nelle vicinanze di un passo d'uomo di una cisterna, la petroliera scoppia, si genera un enorme incendio i rottami della nave saltano ovunque, si rompono alcune conduttore di scarico del greggio all'interno del porto, - è un vero inferno -. il comandante Cerutti interviene subito, sale a bordo della petroliera ANTE BANINA, lunga 243 metri ormeggiata affianco alla nave in fiamme e con una manovra di vera perizia marinara porta la nave fuori dal porto senza l'aiuto dei rimorchiatori, evitando una ben più grave tragedia.
Mentre inizia la manovra per portare fuori dal porto petroli la ANTE BANINA da istruzioni al capo isola in servizio sulla petroliera ormeggiata sull'isola artificiale in operazioni di scarico, di fare rientrare le manichette galleggianti e di mollare gli ormeggi a titolo precauzionale.
Portata in zona sicura fuori la diga foranea del porto di Genova la ANTE BANINA, il comandante ritorna con la pilotina timonata da Aldo Ottonello al porto petroli è qui si accorge che la Devali I, si trova in una posizione pericolosa, il comandante sa bene che la situazione a bordo non è delle migliori a causa di una sciopero, sale a bordo e in accordo con il comandante della nave, decide di portarla fuori dal porto in zona sicura. L'opera del comandante Cerutti non deve essere vista solo per quello che ha fatto fisicamente, portando fuori dal porto due navi, che comunque è stata una operazione straordinaria. Ma deve essere apprezzata per tutto il lavoro di coordinamento da lui diretto.
Per questo straordinario coraggio e grande capacità di coordinamento  è stato decorato con la Medaglia di Argento al Valore di Marina e con il conferito del titolo di Cavaliere di Santo Stefano.
Significativa è la relazione del Comandante Claudio Ressmann, in occasione del conferimento del premio "Una vita dedicata al mare" del 16 Novembre 1985, al comandante Cerutti.
Il premio dei Cavalieri di Santo Stefano, "Una vita dedicata al mare" del 1985, consegnato al comandante Cerutti.
11 APRILE 1991, il comandante Cerutti riceve il MAYDAY lanciato dalla petrolieraHAVEN, seguito in chiaro, da parte del comandante della nave, di una richiesta urgente di soccorso per incendio a bordo.
Con il timoniere Parodi Elvio, dirige a tutta forza verso il punto M, posto di ancoraggio della nave. Durante la navigazione, ordina alla petroliera EL GURDABIA, ancorata nella zona I di salpare le ancore e di allontanarsi immediatamente dalla zona in quanto pericolosa poiché troppo vicina alla petroliera in fiamme.
Avvicinatosi alla petroliera HAVEN, si rende subito conto della gravità della situazione a bordo della nave, ordina l'immediato affluire di mezzi di soccorso e di un elicottero per il salvataggio del personale di bordo. Mantiene i contatti con il comandante della HAVEN su canale 10 del VHF.
Alle 12,50 la pilotina è sottobordo alla nave, la situazione a bordo presentava un forte incendio nella zona prodiera, piccoli focolai di incendio nella zona poppiera sotto il ponte di comando e il forte vento spingeva le fiamme della prora sino a 2/3 dello scafo verso poppavia. Non vi erano ancora sversamenti di prodotti fuori bordo.
Il comandante Cerutti, ordina al timoniere di passare sottovento in modo da poter vedere la presenza di naufraghi in mare. Non si avvista nessun uomo in mare, mantenendo i contatti via VHF con il comandante della nave gli consigliava di ammainare le lance di salvataggio per evacuare l'equipaggio con tali mezzi vista l'impossibilità ormai di fare operare un elicottero sopra la nave. Durante questa conversazione si sente una enorme esplosione a centro nave, la nave si scoppia a prora rimanendo notevolmente insellata.
Da quel momento si perdono i contatti con il comandante della nave, il comandante Cerutti porta subito la sua pilotina sotto la poppa, sicuro che gli uomini dell'equipaggio si sarebbero buttati a mare. Dal momento della esplosione un flusso continuo di prodotto usciva della nave e prendeva subito fuoco. Vengono recuperati prima i naufraghi che si trovano vicino alla grossa macchia di petrolio che continua a defluire e prendere fuoco,  poi continua il recupero degli altri naufraghi.
In totale vengono recuperati 18 uomini dell'equipaggio della HAVEN, alcuni ustionati, altri con ferite, comunque tutti sotto shock. Le condizioni operative erano veramente difficili perchè i naufraghi erano completamente impregnati di greggio e il forte vento da NE agitava il mare.
All'arrivo di altre pilotine, il comandante Cerutti dava istruzioni su dove presumibilmente ci potevano essere altri naufraghi, decideva poi di fare prora verso terra per mettere in salvo i 18 feriti che aveva a bordo della pilotina.

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